Concerto tamburi giapponesi TAIKO

Nell'ambito della rassegna TRIESTE ESTATE 2024

Asd Yudansha Kyokai Iwama Aikido Trieste e Associazione Internazionale dell'Operetta

presentano il gruppo KyoShinDo nel concerto/spettacolo

TAIKO - Tamburi giapponesi

La Via dell'Eco del Cuore

presso il giardino del Museo Sartorio venerdì 30 agosto ore 21.00

prevendita: biglietteria.ticketpoint-trieste.it

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I tamburi giapponesi, chiamati Taiko, sono usati da tempo immemorabile nella musica popolare e religiosa giapponese: nelle zone rurali durante le cerimonie per la semina, per richiamare i favori degli Dei ed ottenere buoni raccolti, nei templi e santuari per invitare alla meditazione, nei Dōjō per scandire le fasi di allenamento. Sono l’anima dei “matsuri”, le feste tradizionali giapponesi.

Il suono di un Taiko può essere udito a grande distanza. Un tempo i confini di un paese venivano issati nel punto in cui non si udiva più il suono del tamburo.

Il Taiko non è solo musica da ascoltare, ma anche da guardare e da vivere. I tamburi vengono suonati con la dinamicità e il rigore tipici delle arti giapponesi. Il gesto e il movimento del corpo creano bellezza ed equilibrio all’interno della parte ritmica e sono parte integrante dello spettacolo. Il ritmo creato ridesta nel cuore il respiro primitivo della vita. Il suono che ne deriva è potente, maestoso, primordiale. Le cadenze talvolta orecchiabili e familiari fanno venire voglia di battere a tempo le mani e i suonatori accentuano questo coinvolgimento con i loro gesti all’unisono e l’intensità dei colpi.

Ogni tamburo viene creato a mano, artigianalmente. Il legno, la pelle e ogni materiale utilizzato è attentamente studiato per la creazione di un suono unico e irripetibile.  

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Il Gruppo italiano di percussionisti Taiko “KyoShinDo” è impegnato dal 2004 a far conoscere quest’arte in Italia attraverso spettacoli e corsi regolari di Taiko-Do (La Via del Taiko).

La formazione artistica dei KyoShinDo avviene sotto la guida di famosi Sensei (Maestri) sia in Giappone che in Europa: Kurumaya Masaaki (rappresentante dello stile tradizionale Mitsuuchi, tipico della regione Hokuriku in Giappone), Joji Hirota (compositore, multipercussionista, suonatore di shakuhachi e cantante), Liz Walters (Tamashii Daiko, Inghilterra), Gushiken Tsukasa (Ryujin Densetsu, Okinawa), Koji Nakamura (Shumei Daiko), Marco Lienhard (Taikoza).

Il gruppo vanta collaborazioni con la Filarmonica Sestrese, con Tadashi Endo (danzatore Butoh), con i maestri Kurumaya Masaaki e Joji Hirota e con la cantante giapponese Shinobu Kikuchi nel suo progetto Densho.

Ha partecipato a numerosi eventi, tra cui Festival Musicale del Mediterraneo a Genova, Darbar al MAO di Torino, Ethnos a Napoli, Estate Fiesolana a Firenze e altre manifestazioni in Italia, Giappone, Francia, Qatar, Oman, Arabia Saudita, Malta. Si sono già esibiti a Trieste nel 2017 con grande successo al teatrino Franco e Franca Basaglia nel parco di San Giovanni.

Lo stile proposto è quello “mitsuuchi”, tipico della regione Hokuriku che permette di creare brani dove esiste lo spazio per l’improvvisazione individuale e dove anche il silenzio, scandito da un movimento del corpo, crea bellezza ed equilibrio all’interno della parte ritmica. In questo modo, cavalcando l’onda del ritmo ciascun componente esprime potenza e staticità, velocità e interpretazione personale. Non si tratta più di suonare a tempo, ma di vivere il tempo, ovvero cercare il suono come espressione di armonia, di collaborazione, di uso del cuore, delle emozioni e dell’energia.

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